Cosa si intende per formazione innovativa
La formazione innovativa è sempre più richiesta all’interno delle aziende. Viviamo in una società in continua evoluzione e cambiamento, non è più ottimale rimanere ancorati ad un metodo di formazione standard: occorre continuamente aggiornarsi e capire i metodi più efficaci da adoperare per l’insegnamento.
La formazione innovativa è un approccio che sfrutta un mix di tecniche di insegnamento focalizzate sull’apprendimento in presenza e a distanza. Apprendere non significa più solo comprendere la registrazione di un evento, ma fa sempre di più riferimento ad un processo continuo.
Il blending learning: cos’è e che vantaggi offre
Il “Blended Learning” indica un metodo di formazione che utilizza percorsi misti composti da momenti di formazione tradizionale sviluppati attraverso lezioni frontali, momenti di learning by doing o attraverso strumenti digitali e piattaforme di social enterprise, come Facebook Workplace e Yammer.
Con il Blended Learning la figura del docente rimane un elemento essenziale per il successo della formazione nel quale l’allievo assume un ruolo centrale.
È un metodo innovativo che offre un coinvolgimento migliore per le persone e contribuisce a sviluppare diverse soft skill come: autocontrollo, organizzazione, digital mindset, gestione del tempo ecc.
I vantaggi del blended learning possono essere riassunti nei seguenti punti:
- Interazione più efficace;
- Apprendimento collaborativo;
- Possibilità di porre domande e di chiedere spiegazioni aggiuntive;
- Formazione più accessibile;
- Gruppi di formazione più eterogenei;
- Aumento del grado di soddisfazione;
- Costi e tempi inferiori.
La formazione innovativa nelle aziende
Le strategie di formazione continua per l’azienda permettono di distaccarsi dai modelli tradizionali di formazione trasformando l’apprendimento in modo innovativo per tutti i dipendenti. Il lavoratore è al centro di questa trasformazione legato ad una nuova mentalità di sviluppo e ad un apprendimento continuo e non più episodico.
Vi è un immenso beneficio dietro a questa evoluzione che può essere tangibile solo se l’azienda è riuscita a costruire una solida struttura di apprendimento.
Per costruire una struttura di apprendimento funzionale bisogna mettersi all’ascolto dei propri dipendenti per condurli verso un nuovo spirito di apprendimento che mira a condividere le conoscenze scegliendo i migliori metodi di apprendimento in linea con le esigenze dell’azienda.
Alcuni dati inerenti all’innovazione nella formazione aziendale indicano la motivazione per la quale le aziende si sono rivolte ad un mondo più innovativo utilizzando le piattaforme. Nel 2015 sono stati investiti oltre 3 miliardi di dollari in startup dell’ edutech, più di 1 miliardo in strumenti e aziende che si rivolgono direttamente ai bisogni aziendali e infine più del 30% delle aziende utilizza strumenti esterni di certificazione delle competenze.
Come scegliere il percorso più adatto per l’azienda
L’apprendimento più efficace deve essere esperienziale e continuo. Vi sono dei consigli da mettere in atto per scegliere il percorso ottimale per l’azienda in base alle esigenze del lavoratore in relazione con l’ambiente circostante:
- Definire gli obiettivi di formazione aziendale;
- Selezionare all’interno dell’organigramma chi ha già le caratteristiche in linea con gli obiettivi di formazione;
- Adattare i percorsi di formazione coinvolgendo rappresentanti di ogni reparto e dipartimento;
- Analizzare i percorsi suddividendo i partecipanti in “coorti”;
- Ideare dei sondaggi da effettuare per avere continui feedback;
- Confrontare i vari feedback tra le varie coorti;
- Replicare i percorsi con le valutazioni migliori.
Molte aziende non hanno ancora sperimentato questo sistema innovativo ma il trend sembra essere in crescita. Gli obiettivi dei dipendenti devono essere in correlazione con quelli dell’azienda e se è necessario occorre adottare strategie che aiutino in modo pratico il raggiungimento del successo.
Le digital soft skill
Vi sono alcune competenze che aiutano a mantenere la competitività a livello professionale e sono suddivise in due sezioni: Digital Hard Skill, le competenze tecniche, apprese durante gli studi o nei primi anni esperienze lavorative e le Digital Soft Skill, le competenze trasversali che invece sono sempre oggetto di allenamento.
Le digital soft skill si dividono in 3 categorie: soft skill di base, per la collaborazione e per la comunicazione e la vendita.
Le soft skill di base si riferiscono alla capacità di utilizzare le tecnologie per accedere a tutte le informazioni tramite diversi dispositivi tecnologici.
Le soft skill per la collaborazione mirano a stimolare l’engagement tra i colleghi e gestire la comunicazione e le relazioni sui canali digitali.
Infine le soft skill per la comunicazione e la vendita si focalizza sulla capacità di influenzare il pensiero ed il comportamento altrui attraverso l’utilizzo dei canali digitali.