Il futuro? È una questione di Serendipity. Massimiliano Braghin è l’ideatore e il fondatore di Infinity Hub, una start up innovativa nata il primo giugno del 2016, che oggi è una S.P.A. unica nel suo genere. Per Braghin, il domani è una grande opportunità: “Fai la cosa giusta e il resto verrà da sé”.
Cos’è e come funziona Infinity Hub start up
Infinity Hub è una start up basata sul modello di business ESCo (Energy Service Company), ma di cui è invertito il paradigma, proprio in funzione della sostenibilità e della condivisione dei benefici e degli utili. Una sorta di “democrazia energetica” che ridistribuisce i vantaggi, anche economici, direttamente a chi aderisce ai singoli progetti.
Sostenibilità ambientale e di business
Se per Nextrain la formazione di risorse umane è la chiave dei processi di informazione, orientata alla trasformazione dei modelli di comportamento e di consumo, la sostenibilità ambientale è il paradigma con cui comprendere la forza dell’idea e della visione della start up Infinity Hub.
La start up punta sulla mobilità elettrica, sulle energie rinnovabili e sulla riqualificazione energetica di immobili destinati allo sport e al welfare, condividendo il capitale di società di scopo e utilizzando sistematicamente l’equity crowdfunding.

Circolo virtuoso di nuovi posti di lavoro
Infinity Hub utilizza la cooperazione sociale, il progresso economico e l’innovazione tecnologica per creare un modello win-win. Si generano così investimenti che condividono la marginalità del progetto stesso e che, a loro volta, creano un circuito virtuoso di nuovi posti di lavoro.
Il segreto della start up per il new deal “sostenibile” inizia quando si supera la contrapposizione tra benefici ambientali e benefici economici. Un mix di led, infissi, caldaie efficienti, impianto fotovoltaico, mobilità elettrica e capitali raccolti con la campagna di crowdfunding che ridistribuisce le risorse generate dallo sviluppo sostenuto dall’innovazione.
I progetti di Infinity Hub
Tra i progetti realizzati dalla start up Infinity Hub e quelli ancora in cantiere ci sono la pista ciclabile costruita interamente con pannelli solari, il palazzetto dello sport di Busto Arsizio (VA) e la riqualificazione di una RSSA in Emilia, in una joint venture con la Società Dolce, presentata un mese fa alla stampa.